giovedì 20 novembre 2008

Il Diavolo che ritrovò l'anima




La notte giunge sempre troppo presto. O tardi, dipende.
Chiudo a chiave la porta della mia stanza, così fredda, e mi raggomitolo fra le coperte del mio letto.
E sogno.
Oddio almeno credo, perchè ad un certo punto vedo un'ombra nera e minacciosa con due corna grosse così e un codone biforcuto.
E' un sogno è un sogno. Oppure mi drogo senza saperlo.
Dal letto non riesco a vederlo bene, è un pò lontano, accanto la finestra, sembra appena entrato. L'ombra si muove per la stanza e alla luce della luna diventa rossa come una fiamma incandescente.
- Però che colori vividi e che aspetto realistico! - mi dico rigirandomi fra le coperte pronta a lasciar perdere il momento d’allucinazione onirica.
"Ma che tipa che sei, che fai parli pure da sola adesso? t'avevo lasciata messa male ma mo stai peggio..ahhahahhah!"
Un salto del cuore e sobbalzo nel letto! Cazzo che paura!
- Ma dico?!?! ma chi sei?? -
"Sempre io, non ti spaventare, oppure spaventati basta che la fai breve."
Guardo l'orologio che lampeggia in blu elettrico due e diciotto.
- Ma ti pare l'ora? e poi scusa non sarebbe stato d'uopo farmi visita alle 06:06:06? -
" Fai la spiritosa? Ma vedi dopo c'ho un appuntamento." dice avvicinandosi.
- ?!?!?! -
" Ebbè? ringrazia che sono passato scusa! più tardi m'aspettano pè na bella birrozza!!haa!"
- Ah grazie tante dell'incastro che mi hai riservato! comunque te lo potevi pure risparmiare.-
" E perchè?" mi dice sedendosi sulla poltrona nera, proprio davanti a me.
- Messa così...che lo fai per pietà? o sei diventato un assistente sociale? Hahahha! già ti vedo che ti versano i contributi! - gli rispondo sedendomi sul bracciolo un pò scomodo, ma vabbé.
" mbah, sai, a dirla tutta non sono venuto per te."
- Ah bene! Sai com'è un pò mi solleva sentirmi dire sta frase da un essere planato nella mia stanza direttamente dagli inferi! -
" hahah già.” sospira guardando la pila di libri sul mio comodino “No vedi in realtà sono venuto per me. Non mi sento per niente bene."
- Guarda se devi rimettere ti prego alzati da quì!!" esclamo scherzando ma non troppo!
" Aaah, ma non parlo del corpo, cristo!" mi ammonisce, prendendo un libro dalla cima traballante del mobile, mimando il gesto di tirarmi il volume in testa.
- Bada che a quel libro ci tengo! - gli dico ridendo.
" Amleto! Cazzo!”
- L’hai letto? –
“Ah guarda, Amleto aveva capito tutto..!!”
- Hahah oddio leggi Shakespeare! Sta cosa me fa morì..ahah, magari seduto davanti al camino..!!-
“ Tzè figurati, io c’ho proprio parlato, con Amleto!”
- Che cosa?? Ma davvero? WOW! E che tipo è? Cioè tutta quella storia del dormire/sognare/morire..la pensa davvero o l’ha detta solo per darsi un tono? –
“ mbeh c’è morto pè quello, fai un pò te!”
- Vabbé lascia stare vedo che oggi non sei molto in vena di chiacchiere..che dicevi allora? Cosa ti da il tormento..? -
“ Beh, dicevo," mi risponde poggiando il libro "sì sto maluccio..ma non parlo del corpo..” mi dice con gli occhi bassi.
- Ah già giusto. – rispondo pronta.
“ Parlo dell’anima.”
- ?!?! –
“ ? ”
- E beh ma di chi?!? –
“ La mia. ”
- ! –
“ Amica mia, hai intenzione di esprimerti anche articolando parole?”
- Ah sì…la tua anima. O beh interessante sta cosa, chissà perché avevo dato per scontato che o non ce l’avevi o che se ce l’avevi di certo dovevi aver trovato il modo per far sì che non ti creasse problemi. -
“ Invece mi danna l'esistenza. Sono rosso, fatto da fiamme e fuoco, ma dentro ho il freddo dipinto di nero.”
- Beh ma perché, ti fa male? –
“ Perché non c’è, ma la sento.”
- Cioè la mancanza ti fa male? O il desiderarla? –
“ Tutt’è due. E aggiungici che non mi ero mai sentito così prima.”
- E ci credo! Ma perché ora come ti senti? –
Lui si alza e fa qualche passo per la stanza..è imponente, si aggira come una belva in gabbia. Poi mi guarda e si siede sul letto. Io lo seguo e mi siedo accanto.
“ Beh prima dentro c’era come uno spazio vuoto, giusto? ”
- e beh sì se lo dici tu. –
“ Sì. E poi ho incominciato a sentire qualcosa che mi rimordeva tutto qua dentro. ”
- E non era fame?-
“ Ah vuoi farmi bestemmiare!! ” dice e gli si infiamma la coda biforcuta!
- hahahah non sia mai! Scusi vostro onore, riformulo la domanda: e non era senso di colpa? - rispondo, notando che mi ha sbruciacchiato l'angolo della coperta!
“ No no. E per cosa poi? Scusa eh! ” sentenzia accendendosi una sigaretta.
- Giusto, lo immaginavo. E perciò hai cominciato ad avere questa sensazione, dicevi.. –
“ Sì sì, il vuoto era vuoto, ma faceva male! ”
- E poi? -
“ Non so mi pare che si stia riempiendo. ”
- Ti pare o si sta riempiendo? –
“ Forse lo desidero io. ”
- Beh questo è un problema. – asserisco a braccia conserte, pensandoci un po’.
“ Che devo fare? ”
- e lo chiedi a me?
“ beh, tu ce l’hai no, l’anima? ”
- All’incirca, sì..ma..mica vorrai la mia o roba del genere?? -
“ Ma no ma no. Voglio sapere come fare per sistemare la faccenda. ”
- Cioè, fammi capire, ma tu la vuoi sì o no? – chiedo con decisione.
“ Non lo so..direi..sì la desidero, ma ho terrore di non saperla controllare.”
- Eh, vedi… – gli dico guardandolo dritto negli occhi fiammeggianti …come soffre..penso.
“Dimmi” mi risponde, spegnendo la cicca sul comodino, ggrrrrgr.
- Beh penso che, non so come, ma quest’anima, che hai sempre avuto dentro secondo me, ti sta facendo male perché è come se nascesse adesso, è come se tu la conoscessi ora e la guardassi per la prima volta.”
“ Quindi sono fottuto! ” esclama affondando gli artigli fra le coperte.
- Ehm..se volevi chiedermi se tutto è perduto ti dico di no. -
" E perché me lo dici sorridendo? "
- Se ti perdi, anche solo per un attimo, quando ti ritroverai la prima cosa che afferrerai sarà la tua parte più antica.
Vedi la luna là fuori? Noi ne vediamo sempre lo stesso volto, ma è sul suo lato nascosto che vanno a finire tutte le cose perdute. Non spariscono, finiscono lì, e anche se non le vedi nel profondo sai che sono custodite dalla sua ombra.
L'anima l'hai lasciata lì, o forse l'hai dimenticata.
Ma anche se è nera non devi aver paura, perché è sempre stata parte di te. -
" Non so perché ma mi sento meglio! " mi risponde con un sorriso.
- Non te lo dimenticare. -
“ Puoi scommetterci. A proposito, staranno imprecando contro tutti i santi del paradiso chiedendosi dove sono finito! ” esclama avvicinandosi alla finestra.
Guarda la luna, poi guarda me e con il suo sorriso disegnato con l’inchiostro s’immerge nel blu.
La stanza è tiepida, lascio la finestra aperta, come sempre, come ogni notte.
E mi avvolgo nella coperta con l'angolo sbruciacchiato.

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